martedì 28 marzo 2017

LE SCADENZE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO


Come Già sappiamo la complessità del sistema di sicurezza e salute aziendale è lo specchio, anche, delle varie scadenze che i datori di lavoro, e con essi i tecnici consultati,  devono rispettare al fine di risultare in regola con le prescrizioni date dalla legislazioni.
In questo Gran Casotto il DDL (Datore Di Lavoro) deve barcamenarsi tra la valutazione dei vari rischi presenti nella propria attività, la nomina del medico e delle varie figure preposte all'interno dell'azienda, la formazione dei dipendenti e delle suddette figure e deve anche stare attento a produrre la documentazione corretta riguardante lo stato dei luoghi in cui si svolge l'attività lavorativa.

Risulta prima di tutto importante sapere che il Documento di Valutazione dei Rischi deve essere redatto non oltre i 90 giorni dall' inizio dell'attività aziendale e deve essere aggiornato ogni qualvolta ci sia una modifica nel contenuto riportato nello stesso DVR.
Vale a dire, Ogni volta che si presenta una modifica nell' elenco dei dipendenti, nelle attrezzature di lavoro, nelle fasi lavorative, nello stato dei luoghi o nella ragione sociale dell' impresa il datore di lavoro è tenuto ad aggiornare il Documento.
Questo aggiornamento deve avvenire entro 30 giorni dal cambio in oggetto di aggiornamento.

Il Piano di emergenza, parte integrante della pianificazione delle azioni da svolgere in caso di infortunio o emergenza, è soggetto all'aggiornamento nel caso ci siano modifiche nel contenuto, come nel caso del DVR.

Per quanto riguarda le figure preposte individuate dal datore di lavoro, durante la pianificazione del sistema di salute e sicurezza dei lavoratori, e la loro formazione possiamo riassumere così il contenuto della normativa:

Il ruolo dell' RLS è fondamentale nella gerarchia aziendale, conferisce una fonte di consultazione per il datore di lavoro, che altrimenti non avrebbe il punto di vista dei lavoratori. Funge da portavoce dei dipendenti che possono così esprimere le proprie preoccupazioni relative ai rischi e ai pericoli a cui sono esposti durante l'attività lavorativa. L'aggiornamento dell' RLS è d'obbligo ed ha scadenza annuale. Nelle Azienda fino a 15 dipendenti il Rappresentate dei Lavoratori per la Sicurezza dovrà seguire un corso di aggiornamento di 4 ore, nel caso di situazioni aziendali fino a 80 dipendenti l' RLS deve sostenere un aggiornamento di 8 ore.

L' addetto alla lotta antincendio e alla gestione delle emergenze è la figura preposta per tutte le azioni da adottare nel caso di emergenza o incendio. La Loro formazione è classificata secondo il rischio incendio presente nei locali aziendali e l'aggiornamento di tale formazione ha una scadenza triennale. Il ruolo dell' Addetto Antincendio, come quello dell' Addetto al primo soccorso, non può essere rifiutato dal dipendente che viene nominato dal datore di lavoro. Infatti Il rappresentante legale dell'azienda potrebbe anche licenziare il suddetto dipendente con la rinuncia al ruolo come buona motivazione.

L'addetto al primo soccorso aziendale ricopre un ruolo simile all' Addetto antincendio, esso infatti interviene nei casi in cui vi è un infortunio oppure un malore improvviso. Le azioni dell' Addetto del Primo Soccorso, però, si riducono ai momenti precedenti all'arrivo dei soccorsi. Quindi l' attività dei soccorsi non può essere sostituita in nessun caso.
La formazione degli addetti al Primo soccorso aziendale è basata sulla classificazione dei gruppi. La legislazione ha distinto in tre gruppi la formazione per il primo soccorso:

Il gruppo A

Al Gruppo A appartengono le Aziende riportate nell' Art. 2 del D.Lgs. 334/99, cioè realtà aziendali in cui le sostanze chimiche utilizzate rappresentano un reale pericolo. Al suddetto gruppo appartengono anche  le aziende od unità produttive con oltre 5 lavoratori indicate nelle statistiche INAIL del triennio precedente aggiornate al 31 dicembre con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a 4.

Il gruppo A sostiene un Corso di formazione di 16 ore complessive, L'aggiornamento consiste in 6 ore di formazione a scadenza triennale.

Il Gruppo B e C

Il gruppo B invece è formato da Aziende o Unità produttive che non rientrano nel Gruppo A e con 3 - 5  lavoratori. Fanno parte del Gruppo B anche le aziende con un indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro, nel caso queste abbiano fino a 5 dipendenti.

Nel Gruppo C rientrano le Aziende, con meno di 3 dipendenti, che non rientrano nel gruppo A.

Il Gruppo B e C sostiene una formazione di 14 Ore e necessità per legge di un aggiornamento di 4 Ore a scadenza triennale.

L' R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) invece si occupa di coordinare il servizio di prevenzione e protezione, come lo stesso nome ci suggerisce.
E' una delle figure più importanti nel sistema di sicurezza e salute aziendale, oltre ad essere la figura più vicina e scelta dal datore di lavoro.
Il Rappresentante legale aziendale deve obbligatoriamente dare ascolto alla consulenza del responsabile e deve tenere conto delle considerazioni avanzate dall' Addetto.
L' R.S.P.P., quando non coincide con la figura del datore di lavoro, ha un ruolo di corresponsabilità, pur non avendo autonomia decisionale o di spesa.

Il Datore di Lavoro può assumere in prima persona il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) per la propria impresa solo nei seguenti casi:
  • aziende artigiane fino a 30 addetti;
  • aziende industriali fino a 30 addetti (sono escluse le attività di cui all'Art.1 del D.Lgs. 334/99 - Normativa SEVESO: aziende soggette all'obbligo di dichiarazione o notifica, centrali termoelettriche, impianti o laboratori nucleari, aziende estrattive ed altre attività minerarie, per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri, munizioni, strutture di ricovero pubbliche e/o private);
  • aziende agricole e zootecniche fino a 10 addetti;
  • aziende della pesca fino a 20 addetti;
  • altre aziende fino a 200 addetti.

NB: Il datore di lavoro può ricoprire le cariche di addetto Antincendio e Primo soccorso, a patto che esso frequenti il suddetto corso di formazione per la suddetta carica. 

La formazione dell' R.S.P.P. dipende dal codice ATECO aziendale, il codice definisce, a seconda delle tipologie di attività svolte in azienda, qual è il livello di rischio a cui i lavoratori sono esposti.
Così come appena spiegato possiamo trovarci in aziende che svolgono attività in ufficio, e quindi non esposta a particolari rischi, e altre aziende che svolgono attività edili e quindi esposta a rischi e pericoli.

Link Al sito Istat che riporta tutte le classi ATECO, con una parte descrittiva delle attività aziendali. 

I lavoratori invece, dal 2009, necessitano della formazione generale e specifica sui rischi a cui sono esposti. Gli articoli 36 e 37 del D.Lgs. 81/08, infatti, definiscono l'importanza della formazione e dell' informazione che il datore di lavoro eroga obbligatoriamente ai dipendenti.
Il corso ha una scadenza quinquennale e le classi di rischio, come nel caso dell' R.S.P.P, sono esplicate dai codici ATECO dell' attività dei dipendenti.

Il Preposto Invece funge da Organo di controllo alle direttive del datore di lavoro, informa i lavoratori dei rischi a cui sono esposti, controlla il corretto utilizzo dei D.P.I. e svolge dei controlli sulle fasi lavorative per verificare se esse vengono svolte correttamente. Il Preposto dunque non ha il compito di predisporre le azioni per la prevenzione e la protezione dei lavoratori, esso piuttosto di occupa di controllare e vigilare affinché il lavoro venga svolto secondo le iniziative predisposte dal datore di lavoro.

La formazione del preposto invece è costituita dalla formazione per i lavoratori integrata con una parte specifica, ha una cadenza quinquennale e può essere svolta parzialmente tramite FAD.








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