martedì 31 gennaio 2017

BRESCIA, RECORD DI INFORTUNI SUL LAVORO NEL 2016


Brescia, record di infortuni sul lavoro 
Secondo CISL Lombardia la Regione è una delle più colpite d' Italia. 


Brescia, 30/01/2017

Sono 116.049 i casi di infortunio sul lavoro denunciate al 31 Dicembre del 2016, un quadro spaventoso per una regione attiva dal punto di vista industriale. Sono proprio l' industria e i servizi i settori più colpiti,  oltre al settore pubblico e quello agricolo, secondo un rapporto redatto dal dipartimento di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro della Cisl Lombardia. 
Grazie alle denunce dell' INAIL e delle ATS (ex ASL) è stato possibile capire che la decrescita degli episodi di incidente e infortunio sul lavoro è quasi ferma, precisamente del 0,01%, nel 2015 gli infortuni nella regione sono stati 116.068.

Anche gli infortuni mortali sono diminuiti rispetto all' anno appena trascorso, Quest'anno sono "solo" 86 incidenti mortali in Lombardia, contro i 124 del 2015. 
Un segnale chiaro di una politica che lentamente comincia a funzionare e che potrebbe solamente essere implementata, soprattutto in zone economicamente attive come quella in questione. 

A Brescia invece record di infortuni mortali, nel 2016 sono state 9 le vittime sui luoghi di lavoro.



NIOSH SLM - L'APP CHE TI PERMETTE DI MISURARE IL RUMORE NEL TUO AMBIENTE DI LAVORO.


NIOSH SML
L'APP PER iOS CHE TI PERMETTE DI MISURARE IL RUMORE NEL TUO AMBIENTE DI LAVORO. 

Provate ad immaginare se i lavoratori, in tutto il mondo, potessero condividere l'esposizione a cui sono sottoposti nel luogo di lavoro usando semplicemente il loro smartphone.
In questo modo gli scienziati e i professioni del settore della sicurezza potrebbero monitorare e raccogliere dati più efficientemente e soprattutto potrebbero elaborare e implementare le attività di prevenzione e protezione da eventuali danni causati dalla suddetta esposizione. 
Non sono, i lavoratori esposti sarebbero più consapevoli del proprio ambiente di lavoro e dei possibili danni al proprio udito.

L'idea era veramente intrigante nel 2014, la NIOSH HEARING LOSS TEAM ha valutato 192 app per android e iOS esaminando con criteri stabiliti la loro affidabilità.
IN seguito alla ricerca, avendo constatato che la quasi totalità delle app disponibili  non eseguivano rilevazioni accurate che potessero essere utili alla raccolta dei dati in ambito aziendale, NIOSH decide di collaborare con EA LAB, un app developer, per creare sulle piattaforme iOS uno strumento affidabile che potesse avvicinarsi alle rilevazioni fatte con strumenti professionali.

IL NIOSH Sound Level Meter (NIOSH SLM) è disponibile negli store dei dispositivi Apple ed è totalmente gratuito. 



L' applicazione funziona sia con il microfono interno che con quello esterno e riporta anche i valori standard del rumore di molti strumenti presenti in ambito lavorativo.
Tuttavia anche se NIOSH SLM ha superato di fatto i test fatti per le altre app in fase di studio gli sviluppatori ci tengono ad informare che difficilmente l'app può sostituire gli strumenti professionali già usati in questo ambito. Tuttavia questo non ci impedisce di provare l'App e farci una nostra idea sul suo funzionamento, oltre che attendere eventuali sviluppi simili a questo che possano facilitare il controllo delle esposizioni negli ambienti di lavoro e quindi alleggerire l'onere economico imposto ai datori di lavoro. 

LINK AD I-TUNES PER SCARICARE L'APP 
(DISPONIBILE SOLO PER iOS) 
https://itunes.apple.com/us/app/niosh-slm/id1096545820?mt=8




venerdì 27 gennaio 2017

IL BANDO ISI INAIL 2017 - SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

BANDO ISI INAIL 2017

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

L'INAIL pubblica il bando per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro.




Il bando pubblicato dall 'INAIL a fondo perduto che copre il 65% dei progetti di miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il contributo massimo erogato dall' Ente è di 130.000 Euro. contributi sono erogati per progetti di miglioramento delle condizioni di SSL, come ad esempio:

Progetti di bonifica dei materiali contenenti amianto, progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività o progetti per la messa in sicurezza di luoghi non in regola con il decreto. 

Il progetto finanzia l'acquisto di macchinari, attrezzature e altre spese utili alla realizzazione del progetto. La domanda deve essere presentata entro il  05 Giugno 2017, nell' apposita sezione del portale inail.


Una volta completata la fase di caricamento della domanda e scaricato il codice identificativo, le imprese dovranno attendere la pubblicazione da parte dell’Inail della data di “Click Day”. In tale data le domande dovranno essere trasmesse elettronicamente. L’assegnazione del contributo avverrà secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Sarà al riguardo pubblicata la graduatoria sul portale dell’Inail e unicamente le domande che verranno ammesse in tale graduatoria potranno accedere alla fase successiva, ossia di compilazione e trasmissione della documentazione cartacea.

giovedì 26 gennaio 2017

Il Test di autovalutazione per il settore metalmeccanico

L' ULSS 9 di treviso, tramite lo Spisal, ha realizzato un' autovalutazione per il settore metalmeccanico, a causa dei numerosi infortuni accaduti negli ultimi anni.
Presso il suo spazio web del servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro.

Gli Argomenti riportati sono molto sono, evidentemente, sono molto importanti per l' ULSS 9 di treviso e per lo stesso spisal.
Ovviamente le soluzioni proposte dal suddetto documento sono solo alcune delle possibili risoluzioni in ambienti di lavoro particolarmente pericolosi.



















La commissione Europea inizia i lavori inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro

La commissione Europea inizia i lavori inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro

 160.000 Europei muoiono di malattie correlate al lavoro ogni anno

Bruxelles, 10 Gennaio 2017

La commissione Europea avvia i lavori sulle leggi che regolano il sistema di salute e sicurezza nell' ambiente lavorativo, a fronte delle 160.000 morti causate da malattie correlate al lavoro. 
La CE che delibera da ben 25 anni sugli standard minimi di sicurezza e salute sul lavoro, ai quali i paesi membri devono obbligatoriamente adeguarsi, rimette le mani in pasto in un percorso legislativo comunitario molto difficile. 
Infatti il comunicato della commissione Europea esplicita la difficoltà di alcuni stati membri a superare leggi obsolete e si prepone il compito di cooperare con i paesi membri al fine di implementarle e superarle. 

Una delle prime iniziative intraprese dall' UE è il riconoscimento ufficiale di altri agenti cancerogeni, in aggiunta a quelli già presenti, al fine di stabilire dei limiti di esposizione per i lavoratori.
Il minimum level a cui gli stati devono adeguarsi serve a raggiungere il minimo standard per migliorare la situazione di lavoro di milioni di europei aiutando anche le microimprese nell' arduo compito di adempiere agli obblighi relativi alla sicurezza sul lavoro. 

gli argomenti chiave della discussione politica a bruxelles tendono, nel nostro paese, ad incrementare le misure di prevenzione e protezione soprattutto sul rischio derivante da agenti chimici ed elettromagnetici e quindi non alterano di fatto la nostra concezione, quella nazionale, in termini giuridici, di SSL (Salute e Sicurezza sul Lavoro). 

E' chiaro che la ratio legis della commissione europea è quella di prevenire e diminuire il numero delle morti causate del lavoro, in futuro vedremo come la CE ha affrontato il problema e con quali risultati. 

Addestramento e formazione sui DPI - quale categoria?


D.P.I. 

QUALE CATEGORIA?


Il primo obbligo del datore di lavoro, inerente ai dispositivi di protezione individuale, è quella di scegliere i dispositivi da far usare ai propri dipendenti. 
E' molto importante che i fattori che influenzano la scelta siano sia di tipo ambientale, e quindi il DL sceglierà DPI adatti alle mansioni e ai luoghi in cui si svolge il lavoro, sia di tipo qualitativo, sceglierà quindi prodotti di qualità che rispettino le norme nazionali e comunitarie. 

Il DL deve anche addestrare il proprio personale all'uno dei dispositivi, assicurandosi non solo che i lavoratori usino realmente i DPI ma che questi vengano indossati in maniera corretta. Questa considerazione non è scontata, infatti il mancato utilizzo da parte del dipendente dei DPI, dopo la consegna e l'addestramento, potrebbe anche portare ad un licenziamento per giusta causa. 

I D.P.I. sono suddivisi in tre categorie diverse, secondo l' Art. 67, che richiama il D.Lgs. 475/92.

L' art. 475/92 definisce chiamaramente le tre categorie: 

Categoria I: 

DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità.

Rientrano esclusivamente nella prima categoria i DPI che hanno la funzione di salvaguardare da: 

a) azioni lesive con effetti superficiali prodotte da strumenti meccanici ; 
b) azioni lesive di lieve entità e facilmente reversibili causate da prodotti per la pulizia; 
c) rischi derivanti dal contatto o da urti con oggetti caldi, che non espongano ad una temperatura superiore a 50° C; 
d) ordinari fenomeni atmosferici nel corso di attività professionali; 
e) urti lievi e vibrazioni inidonei a raggiungere organi vitali ed a provocare lesioni a carattere permanente; 
f) azione lesiva dei raggi solari. 

Categoria II: 

Appartengono alla seconda categoria i DPI che non rientrano nelle altre due categorie.

Categoria III: 

Appartengono alla terza categoria i DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente

Rientrano esclusivamente nella terza categoria: 

a) gli apparecchi di protezione respiratoria filtranti contro gli aerosol solidi, liquidi o contro i gas irritanti, pericolosi, tossici o radiotossici; 
b) gli apparecchi di protezione isolanti, ivi compresi quelli destinati all'immersione subacquea; 
c) i DPI che assicurano una protezione limitata nel tempo contro le aggressioni chimiche e contro le radiazioni ionizzanti; 
d) i DPI per attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d'aria non inferiore a 100° C, con o senza radiazioni infrarosse, fiamme o materiali in fusione; 
e) i DPI per attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d'aria non superiore a -50° C; 
f) i DPI destinati a salvaguardare dalle cadute dall'alto; 
g) i DPI destinati a salvaguardare dai rischi connessi ad attività che espongano a tensioni elettriche pericolose o utilizzati come isolanti per alte tensioni elettriche; 
h) i caschi e le visiere per motociclisti (2).

La formazione degli addetti all'uso dei DPI viene organizzata dagli organismi preposti, quali regioni, enti accreditati dalle regioni e gli organismi paritetici. 

è anche molto importante sapere che nel caso della terza Categoria dei DPI la formazione può essere combinata ad altri tipi di formazione sulla sicurezza. Come per esempio la formazione sui DPI usati nell'utilizzo di macchine o trattori. 

E.Bi.N. 
Organismo Paritetico
Organizza corsi di formazione sui DPI e rientra tra gli enti preposti alla formazione sulla sicurezza. 
Per qualsiasi info o domanda siamo disponibili sulla nostra pagina facebook www.facebook.com/EBIN.LECCE



martedì 24 gennaio 2017

ART. 25 D.LGS. 81/08 - FORMAZIONE E INFORMAZIONE DEI LAVORATORI DA PARTE DEL MEDICO COMPETENTE.


 FORMAZIONE E INFORMAZIONE DEI LAVORATORI DA PARTE DEL MEDICO COMPETENTE. 

ART. 25 D.LGS. 81/08

L'articolo 25 del D.Lgs. 81/08 parla delle diverse attività del medico competente nel sistema di sicurezza aziendale. Il medico infatti, prende in carico l'azienda, svolge la sorveglianza sanitaria secondo i rischi specifici dell'ambiente lavorativo e svolge, in particolari casi, attività di formazione e informazione dei dipendenti. 

Il punto G dell' art. 25 del D.lgs. 81/08 sancisce infatti che:
 "il medico competente fornisce informazioni, ai lavoratori, sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari"

dunque a differenza di altri rischi, che in questo caso, possiamo considerare "comuni" è il medico a svolgere la riunione per la formazione e informazione dei dipendenti, in quei casi che lo richiedono. 
A differenza tutti gli altri rischi trattati nella riunione a cui partecipa il servizio di prevenzione e protezione insieme ai lavoratori, in cui il relatore è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. 

Dunque è molto importante che il medico sia presente alla riunione e che il verbale di riunione sia conservato insieme alla valutazione dei rischi specifici, come ad esempio nel caso del rischio chimico. In quel caso, infatti, il medico competente tratterà gli argomenti relativi all'esposizione ad agenti chimici e gli effetti che essa può portare a livello sanitario. 

FAC-SIMILE DI VERBALE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE
DEI LAVORATORI DA PARTE DEL MEDICO COMPETENTE


lunedì 23 gennaio 2017

I COMPITI DEGLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO AZIENDALE


DOVERI E MANSIONI DEGLI ADDETTI AL 

PRIMO SOCCORSO AZIENDALE


Dopo l'individuazione e la formazione dell' addetto (cliccare sul link per vedere il post) al primo soccorso vediamo nel dettaglio quali sono i compiti di questa figura così importante per la sicurezza aziendale:

Dando per scontato che la stessa formazione fornisce un supporto formativo per lo sviluppo di alcune "skills" che ogni addetto al primo soccorso dovrebbe avere, il compito dell' Operatore è quello di saper comunicare con le figure preposte interne alle aziende e, in caso di emergenza, con i soccorsi, in questo caso il 118. 

Perché questo avvenga correttamente l'operatore deve saper riconoscere le situazioni di emergenza e raccogliere informazione sull'infortunio e sulle condizioni psico-fisiche della vittima. 
Inoltre l'addetto, avendo il compito di allertare i servizi di pronto soccorso, deve saper le modalità corrette di comunicazione con questi servizi.

Per Avere un quadro generale e adottare interventi opportuni, al fine di evitare complicazioni post trauma, l'operatore deve conoscere i rischi specifici della propria attività lavorativa e le patologie relative al luogo di lavoro.  

Questi argomenti vengono trattati nel corso di formazione per gli addetti alle emergenze, che ricordiamo, è sancito dal D.Lgs. 81/01 Il testo unico per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

venerdì 20 gennaio 2017

CORSO DI PRIMO SOCCORSO AZIENDALE - CATEGORIE "B" e "C".

CORSO DI FORMAZIONE

ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO AZIENDALE 
Gruppo "B" e "C". 

E.Bi.N. 
Organismo Paritetico - Ente Bilaterale Nazionale

Organizza un corso di Primo soccorso per addetti nominati in ambito aziendale e gli eventuali interessati. Il corso si svolgerà Dal 13 Febbraio 2017 Al 14 Febbraio 2017.
IL programma del corso sarà esattamento quello riportato dalle normative 
(D.Lgs. 81/08 e D.M. 388/2003).



ENTE EROGATORE DEL CORSO: E.Bi.N. ORGANISMO PARITETICO - ENTE BILATERALE

DESCRIZIONE DEL CORSO: Il corso si rivolge agli ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO che devono acquisire le competenze pratiche per permettere di attuare gli interventi di primo soccorso in attesa dei soccorritori specializzati. 

CONTENUTI DEL CORSO: Con riferimento all'art. 45 del D.Lgs. 81/08 ed al D.M. 388/2003, la durata del corso non deve essere inferiore a 12 Ore.

Il corso si articolerà in due incontri formativi di sei ore ciascuno, nelle quali i partecipanti acquisiranno le conoscenze pratiche per affrontare situazioni di emergenza ed essere capaci, quindi, di affrontare situazioni di emergenza in ambito aziendale. 

Al termine del corso verrà consegnato l'attestato di frequenza, questo è uno degli obblighi inderogabili del datore di lavoro (la formazione degli addetti alle emergenze) ma è anche utile per quei professionisti che in sede di colloquio di lavoro avranno già le carte in regola per svolgere il ruolo di addetto al primo soccorso. 

Il costo del corso è di euro 40,00

insieme al corso i partecipanti avranno diritto ad uno sconto su ogni servizio a cui accederanno presso E.Bi.N. (anche in futuro) 

alleghiamo qui sotto la scheda di iscrizione da consegnare insieme alla richiesta di informazioni. 


martedì 17 gennaio 2017

IL SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO


IL SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO


La gestione del Primo Soccorso all’interno delle aziende è regolata dall' Art. 45 del D.Lgs. 81/08, il testo unico riguardante la salute e la sicurezza dei lavoratori. 
Per Servizio di Primo soccorso si intende quell' insieme di azioni che il personale non medico può attuare su vittime di infortuni o situazioni critiche., da non confondersi, quindi, con il pronto soccorso che invece è l’insieme delle tecniche mediche, chirurgiche e farmaceutiche messe in atto da personale medico qualificato.

La nomina dell' Addetto al servizio di Primo soccorso è a carica del datore di lavoro e non può essere rifiutata dal dipendente, nè garantisce maggiorazioni sul compenso o agevolazioni sull'orario di lavoro. 

In tema di Primo soccorso aziendale, la seconda normativa di riferimento è il D.M. 388/2003 vengono illustrati i requisiti minimi da adottare da parte delle aziende, classificate in base al rischio infortunistico INAIL.

la normativa definisce che gli addetti debbano sostenere un corso di base teorico e acquisire capacità di intervento pratico. La durata dipende dalla classificazione aziendale, la frequenza degli aggiornamenti è stabilita su base triennale. Sono esentati dalla formazione di base le persone che abbiano già sostenuto un corso di contenuti pari o superiori a quelli indicati nel Decreto 388.

Tra i servizi offerti da E.Bi.N. troverai anche la formazione per gli addetti al primo soccorso, il prossimo si terrà nel giorno 13 Febbraio 2017 a Lecce. 

Per qualsiasi info potete contattarci sulla nostra pagina facebook anche mandando direttamente la scheda riportata qui sotto compilata e firmata. 

Sul nostro evento troverete altre informazioni riguardanti il corso.