DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Casco o
elmetto di protezione
Sono necessari in sostanza
in quasi tutti i lavori edili, ad esclusione d'alcuni lavori di finitura e manutenzione,
in particolare si richiamano:
-
lavori edili,
soprattutto lavori sopra, sotto o in prossimità d'impalcature e di posti di
lavoro sopraelevati, montaggio e smontaggio d'armature, lavori d'installazione
e di posa di ponteggi e operazioni di demolizione;
-
lavori su opere
edili in struttura d'acciaio, prefabbricato e/o industrializzate;
-
lavori in
fossati, trincee, pozzi e gallerie;
-
lavori in terra e
roccia, lavori di brillatura mine e di movimento terra;
-
lavori in
ascensori, montacarichi, apparecchi di sollevamento, gru e nastri
trasportatori;
Il casco o elmetto, oltre ad
essere robusto per assorbire gli urti e altre azioni di tipo meccanico,
affinché possa essere indossato quotidianamente, deve essere leggero, ben
aerato, regolabile, non irritante e dotato di regginuca per garantire la
stabilità nelle lavorazioni più dinamiche (montaggio e smontaggio ponteggi,
montaggio prefabbricati in genere).
Il casco deve essere
costituito da una calotta a conchiglia, da una bordatura e da una fascia
anteriore antisudore. La bordatura deve permettere la regolazione in
larghezza.
L'uso del casco deve essere
compatibile con l'utilizzo d'altri D.P.I. eventualmente necessari: vi sono caschi
che per la loro conformazione permettono l'installazione di visiere o cuffie
antirumore.
Il casco deve riportare la
marcatura "CE", che attesta i requisiti di protezione adeguati contro
i rischi, conformemente alle relative norme armonizzate.
Calzature di sicurezza
In generale
nel settore delle costruzioni edili sono necessarie scarpe di sicurezza, alte o
basse, con suola imperforabile, protezione della punta del piede, tenuta
all'acqua e al calore, suola antiscivolamento.
In
particolare si richiamano: lavori di rustico, di genio civile e lavori
stradali; lavori su impalcature; demolizione di rustici; lavori in
calcestruzzo, in elementi prefabbricati, montaggio e smontaggio d'armature;
lavori in cantieri edili e in aree di deposito; lavori su tetti.
Per i soli
lavori d'impiantistica e di finitura possono essere utilizzate scarpe di
sicurezza senza suola imperforabile.
Per
lavorazioni con rischio di penetrazione di masse incandescenti fuse, nella
movimentazione di materiale di grandi dimensioni e nei lavori nei quali il
piede può rimanere imprigionato è richiesto lo slacciamento rapido.
Nei lavori
su superfici in forte pendenza (tetti) le scarpe di sicurezza devono avere
suola continua ed essere antiscivolo.
Le
calzature di sicurezza devono riportare la marcatura "CE", ed essere
corredate da nota informativa che ne identifica le caratteristiche ed il
livello di protezione.
Occhiali di sicurezza e visiere
L'uso degli
occhiali di sicurezza è obbligatorio ogni qualvolta si eseguono lavorazioni che
possono produrre lesioni agli occhi per la proiezione di schegge o corpi
estranei o per l'esposizione a radiazioni.
Le lesioni
possono essere di tre tipi:
-
meccaniche:
schegge, trucioli, aria compressa, urti accidentali;
-
ottiche:
irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser;
-
termiche: liquidi
caldi, corpi estranei caldi.
In particolare si richiamano
le seguenti lavorazioni:
-
lavori di
saldatura, molatura e tranciatura
-
lavori di
scalpellatura
-
lavorazioni di
pietre
-
rimozione e
frantumazione di materiale con formazione di schegge
-
operazioni di
sabbiatura
-
impiego di pompe
a getto di liquido
-
manipolazione di
masse incandescenti o lavori in prossimità delle stesse
-
lavori che
comportano esposizione a calore radiante
-
impiego di laser
Gli occhiali devono avere sempre schermi laterali per
evitare la proiezione di materiali o liquidi di rimbalzo o in ogni modo di
provenienza laterale.
Per gli addetti all'uso di fiamma libera (saldatura
guaina bituminosa, ossitaglio) o alla saldatura elettrica o ad arco voltaico,
gli occhiali o lo schermo devono essere del tipo inattinico, cioè di colore e
composizione delle lenti (stratificate) capaci di filtrare i raggi Uv
(ultravioletti) e IR (infrarossi) che possono provocare lesioni alla cornea ed
al cristallino ed in alcuni casi anche alla retina.
Le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in
materiale plastico (policarbonato).
Gli occhiali devono riportare la marcatura "CE" ed essere
corredati da nota informativa sulle caratteristiche e grado di protezione.
Maschera antipolvere, apparecchi
filtranti o isolanti
I pericoli per le vie respiratorie sono essenzialmente di due tipi:
-
deficienza
d'ossigeno nella miscela inspirata e/o presenza di gas venefici
-
inalazione d'aria
contenente inquinanti nocivi, solidi (polveri, fibre, amianto), gassosi (fumi e
vapori di combustione e di sintesi), liquidi (nebbie prodotte da attrezzature
e macchinari).
La scelta del tipo di D.P.I. deve essere fatta in relazione al tipo
d'attività svolta ed all'agente inquinante presente.
In generale sono da utilizzare autorespiratori: nei lavori in
contenitori, vani ristretti, cunicoli, qualora sussista il rischio
d'intossicazione da gas o di mancanza d'ossigeno; nei lavori di verniciatura a
spruzzo senza sufficiente aspirazione; nei lavori in pozzetti, canali o altri
vani sotterranei nell'ambito della rete fognaria; nei lavori di sabbiatura.
Possono essere invece
utilizzate: maschere antipolvere monouso in presenza di polvere e fibre;
respiratori semifacciali dotati di filtro in presenza di vapori, gas, nebbie,
fumi, polveri e fibre; respiratori semifacciali a doppio filtro sostituibile in
presenza di gas, vapori, polveri.
In tutti i casi, il D.P.I. scelto deve riportare il marchio di
conformità "CE" ed essere corredato da nota informativa sulle
caratteristiche e grado di protezione.
Otoprotettori (cuffie e tappi
auricolari)
La caratteristica fondamentale di un D.P.I. contro il
rumore è quella di filtrare le frequenze sonore pericolose per l'udito,
rispettando nello stesso tempo le frequenze utili per la comunicazione e per la
percezione dei pericoli. E' necessario pertanto nella scelta dei D.P.I.
valutare prima l'entità e le caratteristiche del rumore. Inoltre nella scelta
dei D.P.I. si deve tenere conto della praticità d'utilizzo per soddisfare le
diverse esigenze d'impiego.
Nel settore delle costruzioni si possono fornire le
seguenti indicazioni di carattere generale: cuffie di protezione, di solito
associate ai caschi, per i lavori di perforazione nelle rocce, nei lavori con
martelli pneumatici, nei lavori di battitura di pali e costipazione del
terreno, presso le macchine rumorose; cuffie di protezione o archetti con tappi
auricolari nei lavori breve presso macchine ed impianti rumorosi (sega circolare,
sega per laterizi, betoniere); tappi auricolari monouso nelle attività che
espongono indirettamente i lavoratori a situazioni di rumore diffuso
nell'ambiente, dovuto alla presenza d'attività in ogni modo rumorose.
La disponibilità di tappi auricolari monouso deve
sempre essere prevista nei cantieri di costruzione.
Cuffie, tappi auricolari con e senza archetti, tappi
monouso devono riportare il marchio "CE" ed essere corredati da
etichetta in cui sia indicato il livello di diminuzione acustica, nonché il
valore dell'indice di comfort afferto dal D.P.I.; ove ciò non sia possibile
l'etichetta deve essere apposta sulla confezione (imballaggio).
Guanti
I guanti devono proteggere le mani contro uno o più
rischi o da prodotti e sostanze nocive per la pelle. Secondo le lavorazioni si
deve fare ricorso ad un tipo di guanto appropriato. In generale sono da prendere
in considerazione:
-
Guanti contro le
aggressioni meccaniche: resistenti a tagli, abrasioni, strappi, perforazioni,
al grasso e all'olio; utilizzati nel maneggio di materiali da costruzione,
mattoni, piastrelle, legname, costruzioni di carpenteria di legno e metallica.
-
Guanti contro le
aggressioni chimiche: resistenti ai solventi, prodotti caustici e chimici,
taglio, abrasione, perforazione ed impermeabili; utilizzati per lavori di
verniciatura (anche a spruzzo), manipolazioni di prodotti chimici, acidi ed
alcalini, solventi, oli disarmanti, lavori con bitume, catrame, primer,
collanti, intonaci.
-
Guanti
antivibrazioni: resistenti al taglio, strappi, perforazioni, e ad assorbimento
delle vibrazioni; utilizzati nei lavori con martelli demolitori elettrici o
pneumatici.
-
Guanti per
elettricisti: resistenti al taglio, abrasioni, strappi, perforazioni e isolanti
elettricamente; utilizzati per interventi su parti in tensione e d'emergenza
in presenza d'energia elettrica.
-
Guanti di
protezione contro il calore: resistenti all'abrasione, tagli e anticalore;
utilizzati nei lavori di saldatura e di manipolazione di materiali e prodotti a
temperatura elevata.
-
Guanti di
protezione dal freddo: resistenti al taglio, strappi, perforazione e isolanti
dal freddo; utilizzati per movimentazione manuale dei carichi o lavorazioni in
condizioni climatiche fredde.
Tutti i D.P.I. scelti devono riportare la marcatura
"CE" e devono essere corredati da nota informativa sulle
caratteristiche e grado di protezione.
Tute, grembiuli, gambali, copricapo
Oltre ai D.P.I. tradizionali, una serie d'indumenti
protettivi in talune circostanze e particolari attività lavorative svolgono
anche funzioni di D.P.I.. Per il settore delle costruzioni possiamo prendere in
considerazione:
-
Indumenti di
lavoro cosiddetti "di sicurezza" (due pezzi e tuta) per la protezione
dell'epidermide da prodotti allergenici, oli minerali, vernici, emulsioni,
lavori di saldatura, applicazioni di fibre minerali, manutenzioni meccaniche.
-
Indumenti di
lavoro cosiddetti "di sicurezza" (tuta) monouso per lavori di
decoibentazione e/o rimozione di materiali contenenti amianto e di bonifica
ambientale in genere.
-
Grembiuli e
gambali per asfaltisti.
-
Gambali per
lavori in immersione parziale.
-
Giacconi
impermeabili e gambali per lavori in sotterraneo in presenza di forte
stillicidio.
-
Copricapi a
protezione dei raggi solari nei lavori all'aperto quando non necessiti l'uso
del casco.
Quando gli indumenti protettivi svolgono le funzioni
di D.P.I., come sopra richiamato, devono riportare la marcatura "CE"
a garanzia della loro idoneità ed affidabilità.
Giacconi, pantaloni, impermeabili,
gambali, indumenti termici
Nei lavori edili all'aperto con clima piovoso e/o freddo è necessario
mettere a disposizione dei lavoratori giacconi e pantaloni impermeabili,
indumenti termici e gambali per proteggersi contro le intemperie.
Anche questi D.P.I., rientranti nella prima categoria
secondo la classificazione di legge, sono oggetto di dichiarazione di
conformità e pertanto devono riportare la marchiatura "CE".
Indumenti ad alta visibilità: Bracciali,
bretelle, giubbotti, gilè fosforescenti
Nei lavori in presenza di traffico o anche stradali in
zone a forte flusso di mezzi d'opera, quando si preveda sia necessario
segnalare individualmente e visivamente la presenza dei lavoratori, devono
essere utilizzati indumenti D.P.I. con caratteristiche d'alta visibilità,
diretta o riflessa, che devono possedere intensità luminosa e opportune
caratteristiche foto metriche e colorimetriche.
Tutti i D.P.I. devono riportare la marchiatura
"CE" ed essere utilizzati secondo le istruzioni fornite dalle
"note informative".
Cinture di sicurezza, funi di
trattenuta, sistemi d'assorbimento frenato d'energia
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti
sviluppabili, sui muri in demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di
ponteggi, strutture metalliche e prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati
di macchine, impianti e nei lavori simili ogni qualvolta non siano attuabili o
sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione collettiva, si
devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in
condizioni d'accesso disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi,
devono essere parimenti utilizzate cinture di sicurezza e funi di trattenuta
per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali dispositivi, consistono in cinture
di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di trattenuta che
limiti la caduta a non più di ,5 m.. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi d'assorbimento d'energia (dissipatori) perché
anche cadute da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto
elevate.
Sono
inoltre da prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che
consentono una maggior mobilità del lavoratore, pur garantendo i requisiti
generali di sicurezza richiesti, quali: avvolgitori/svolgitori automatici di
fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole per il
montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi.
I D.P.I. in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con
conseguenze gravi o gravissime) e sono soggette a particolari procedure di
certificazione "CE", devono pertanto essere marchiati e corredati
dalle necessarie "note informative".
Gilè di sicurezza, giubbe e tute di salvataggio
Nei lavori
in presenza di corsi e specchi d'acqua, e su natanti, quando non siano
attuabili o sufficienti i sistemi di sicurezza atti ad evitare la possibilità
di caduta in acqua devono essere utilizzati idonei indumenti D.P.I. atti a
mantenere a galla in posizione corretta le persone cadute in acqua.
Tali
dispositivi devono essere idonei ad un uso protratto per tutta la durata
dell'attività che espone l'utilizzatore eventualmente vestito ad un rischi di
caduta in ambiente liquido.
In tutti i casi sono da
tenere a disposizione per gli interventi di soccorso e/o emergenza.
Il marchio
"CE" deve essere apposto sul D.P.I. e sul relativo imballaggio in
modo visibile, leggibile ed indelebile.