DISPOSITIVI ANTINCENDIO
I dispositivi antincendio sono tutte quelle attrezzature e impianti atti allo spegnimento dell' incendio
Possono essere di tre tipi:
IMPIANTI FISSI
Gli impianti fissi sono quelli di erogazione collegati alla rete idrica o ad altri mezzi estinguenti
(anidride carbonica e gas estinguenti, impianti a schiuma o a polvere). Possono entrare in funzione
automaticamente o essere attivati manualmente in caso di necessità. Alcuni impianti particolari
richiedono l’allontanamento preventivo delle persone e pertanto, in caso di funzionamento
automatico, sono dotati di sistema di allarme e preavviso automatico opto – acustico tempificato.
Le posizioni di tutti i dispositivi antincendio sono evidenziate dalla apposita segnaletica di colore
rosso con pittogramma bianco come fissato dall’art.1 del D. Lgs.14/08/1996 n. 493.
IMPIANTI SEMI-FISSI
Per gli impianti semi - fissi il sistema comprende una rete idrica fissa di alimentazione, con portata
adeguata, e sistemi di erogazione ad essa collegabili costituiti da cassette di idranti, naspi rotanti e
manichette con lancia. L’impiego di questi mezzi richiede uno specifico addestramento del personale
addetto.
L’utilizzo avviene con le seguenti modalità:
- prelevare la manichetta dall’apposita nicchia;
- srotolare la manichetta facendola scorrere sul pavimento;
- collegare la manichetta all’idrante ed alla lancia;
- impugnare saldamente la lancia (la rete idrica è in forte pressione);
- ruotare in senso antiorario il volantino della saracinesca per avere l’erogazione dell’acqua;
- dirigere il getto pieno alla base della fiamma, avvicinandosi progressivamente e tenendosi
comunque a debita distanza.
Occorre, in ogni modo, tenere presente che:
- non si deve usare l’acqua per interventi su impianti elettrici sotto tensione;
- non si deve usare l’acqua per incendi di metalli;
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- non si deve usare l’acqua in presenza di sostanze che reagiscono con essa (es. acidi forti);
- non si deve usare acqua a getto pieno ma solo raffreddare nebulizzando per gli incendi di
liquidi che galleggiano sull’acqua (es. benzine, oli, ecc.);
- non si deve usare acqua, a getto pieno, per gli incendi di gas infiammabili (classe C), ma
solo raffreddare nebulizzando (es. metano, gpl, ecc.).
Un incendio nasce di solito come piccolo focolaio; in questa fase è possibile contrastarlo con l’uso
degli estintori. Essi possono essere di due tipi:
portatili (di minor peso e più diffusi) o carrellati
(maggiore capacità estinguente).
Su ogni estintore sono riportate, oltre le istruzioni per l’impiego e
gli estremi dell’omologazione CE, le principali caratteristiche dell’apparecchio. Le lettere in
stampatello maiuscolo indicano le classi di incendio compatibili con l’impiego.
Esempio:
- 12 Kg polvere ABC Estintore con 12 Kg di estinguente a polvere chimica adatta per fuochi
di tipo ABC
- 55A 233BC Estintore con capacità convenzionale di estinzione pari a 55 per fuochi di
tipo A e a 233 per fuochi di tipo B o C.
La scritta 55A 233BC significa che l’estintore in esame è stato collaudato per l’estinzione di un
incendio di classe A generato da 14 strati di 55 assi di legno accatastati opportunamente (ogni asse ha
dimensioni di 4x4x50 cm), e per un incendio di classe B o C generato da 233 l di una miscela di 2/3
di benzina mista ad 1/3 di acqua (D.M. 20/12/1982).
L’utilizzo degli estintori avviene come segue:
- prelevare l’estintore;
- togliere il fermo di sicurezza;
- impugnare l’estintore con una mano e con l’altra l’erogatore;
- azionare la leva di erogazione;
- dirigere il getto alla base delle fiamme, con direzione quasi parallela al pavimento,
sventagliando da destra a sinistra;
- evitare di colpire la fiamma dall’alto in basso e di sparpagliare l’incendio con
un’erogazione troppo violenta;
- avvicinarsi progressivamente tenendosi comunque a debita distanza;
- se si interviene in due occorre avanzare tenendosi sullo stesso fronte;
- tenersi pronti a raggiungere un ulteriore estintore in caso di esaurimento di quello
impiegato.
Gli estintori carrellati si impiegano in modo sostanzialmente analogo, anche se, ovviamente, essi
devono essere posizionati nelle adiacenze dei luoghi interessati.
Molto importante - e estremamente rigorosa al riguardo è la normativa vigente - è la manutenzione
delle attrezzature antincendio.
Le operazioni di verifica, da effettuare a scadenze prefissate, per una corretta manutenzione degli
estintori sono le seguenti:
- sorveglianza;
- controllo;
- revisione;
- collaudo.
Tutti i controlli, tranne la sorveglianza, devono essere effettuati da personale competente e
qualificato
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